Ditta Gioco Fiaba
La compagnia Ditta Gioco Fiaba nasce a Milano nel 1993 dal lavoro di due giovanissimi illustratori per bambini: Luca Ciancia e Luna Pizzo.
L’attività è, inizialmente, concentrata sull’animazione teatrale, svolta principalmente nelle scuole e nelle biblioteche, in un periodo che permette alla compagnia di confrontarsi direttamente con i bambini al di fuori di qualsiasi schema o distanza imposta dal palco.
L’attività teatrale vera e propria comincerà nel 2000 quando, a Luca unico socio restante, si uniranno gli attori Emiliano Brioschi, Andrea Cereda e Massimiliano Zanellati.
Da allora, la Ditta Gioco Fiaba ha fatto tesoro delle prime relazioni giocate con il mondo dell’infanzia, per costruire una propria poetica teatrale che ha quali punti di forza:
l’azione intesa come la volontà di creare un teatro sempre movimentato, ritmato, avvincente che sappia raccontare e fare riflettere senza mai annoiare o rallentare il linguaggio, inteso come attenzione alle caratteristiche dei bambini quale necessaria traduzione di idee e storie in una “lingua” a loro chiara, una lingua fatta di fantasia, energia e gioco. L’ironia, sempre presente, è, spesso, motore di quanto avviene in scena, per divertire i nostri piccoli spettatori, ma anche gli adulti che partecipano, primi tra tutti noi stessi.
La partecipazione, giocata in forme diverse (dall’interazione, alla partecipazione emotiva), è, per noi, strumento per superare la quarta parete e vedere le nostre storie mutate e “corrette” dalla creatività del pubblico.
È comunque sempre centrale l’idea che il teatro possa raccontare qualcosa, parlando al proprio pubblico, per arricchirlo, con una semplicità umana che ha la sua forza nell’attore.
Ditta Gioco Fiaba ha in repertorio una decina di titoli e gestisce numerose rassegne teatrali tra Milano e provincia.
Continua, però, l’attenzione agli aspetti animativi e più pedagogici del proprio lavoro, attraverso iniziative di notevoli dimensioni: grandi giochi, come quelli realizzati per il Carnevale di Milano, collaborazioni con Istituti Scientifici per progetti di divulgazione e un particolarissimo progetto “piccolissimi” capace di rendere spettatori i bambini dai 18 ai 36 mesi.