L’attività teatrale
Il lavoro dell’ensemble milanese La Dual Band da sempre si colloca in un territorio “di frontiera” fra i due linguaggi del teatro e della musica. Fondata nel 1997 da Anna Zapparoli (drammaturga e regista) e Mario Borciani (compositore e pianista), la compagnia, in seguito a un felice incontro con un gruppo di cantori del Coro di voci bianche della Scala, ha via via allargato il proprio organico alle generazioni più giovani, addirittura giovanissime, che adesso sono entrate a pieno titolo nell’Associazione; si pensi che più della metà dei membri è al di sotto dei 25 anni.
La Dual Band è “dual” anche linguistica-mente: tre degli attori sono madrelingua inglese; con 15 spettacoli al suo attivo, la Dual Band ha recitato in tre lingue (italiano, inglese e francese) a Milano, Roma, Londra, Avignone, Parigi, Firenze, Edimburgo, Trieste, e in tournée in Italia e Gran Bretagna.
L’attività didattica
Conseguenza naturale dell’incontro creativo della vecchia generazione con la nuova è la passione didattica: a partire dal 2011, e in collaborazione con istituzioni prestigiose quali il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, il Teatro Franco Parenti, il laboratorio LAIV di Fondazione Cariplo, il liceo artistico Caravaggio e i laboratori fatti con il Consiglio di Zona 4 (Alice in inglese e Salta, Farid! in italiano), la Dual Band ha tenuto corsi e laboratori secondo una formula che prevede un corpo docente che è la compagnia stessa collettivamente: le età degli allievi sono miste, dai 7 anni all’età adulta, e il lavoro viene portato avanti come quello di una compagnia teatrale professionale. Mettendo i più piccini a fianco dei più grandi, e stimolando negli uni lo spirito di emulazione e negli altri il senso della responsabilità, la Dual Band ottiene risultati che contemperano qualità del prodotto finale e piacere di lavorare.
La nuova avventura di ArtePassante
È degli inizi di maggio 2015 l’incontro tra La Dual Band e Le belle Arti APS – Progetto Artepassante. A Dual Band è stato affidato uno splendido spazio all’interno del passante di Porta Vittoria. Il suo nome è Il Cielo sotto Milano. Si tratta di un quadrato di circa 20 metri per 20, circondato per tre lati da vetrate, che danno una notevole visibilità a ciò che accade all’interno, visto il grande flusso quotidiano di passeggeri. Uno spazio dedicato al teatro, alla musica e alla didattica all’insegna della trasparenza; un modo di offrire alle persone che passano uno sguardo sulle attività artigianali in pieno svolgimento.
Già dai primi giorni di lavoro nel Cielo sotto Milano abbiamo potuto osservare come i passanti si fermino con piacere, qualcuno anche entrando e assistendo alle prove per qualche minuto fra un treno e l’altro.
Ecco un modo per avvicinare al teatro e alla musica anche coloro che spontaneamente non li cercherebbero.