Milano Art Week apre una stagione che vedrà importanti appuntamenti culturali, politici e amministrativi. Artepassante, vuole dare il proprio contributo a questo significativo momento, presentando tre eventi espositivi negli spazi delle Stazioni di Porta Venezia, Porta Garibaldi e Lancetti.
Tre declinazioni del visivo, accessibili gratuitamente, facenti parte di Underpass, progetto di riqualificazione degli spazi del Passante ferroviario di Milano, dedicati alla promozione di artisti emergenti.
Underpass è inserito all’interno del Progetto DisseMIna, con il sostegno di Fondazione Cariplo.
mostra di Alice Mestriner e Ahad Moslemi
a cura di spazioSERRA
testo critico di Edoardo De Cobelli
visibile dal 13.09.2021 ore 18.30 al 9.10.2021
stazione Lancetti del Passante ferroviario, Milano

Continua, dopo l’interruzione estiva, venerazioneMUTANTE, la stagione espositiva di spazioSERRA dedicata alla trasformazione delle opere site-specific nel corso della loro permanenza. materiaprima è la nuova mostra di Alice Mestriner (Treviso, 1994) e Ahad Moslemi (Teheran, 1983), visibile da lunedì 13 settembre fino a sabato 9 ottobre, presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario di Milano.
La ricerca di Mestriner e Moslemi trae origine dall’assunto che tutto ciò che è essenziale sia invisibile, mentre tutto ciò che risulta, ed è quindi visibile, sia apparso dall’accumulo indifferenziato e invisibile della potenzialità materica. Il fenomeno è la manifestazione della realtà che, per essere percepito, deve necessariamente possedere una forma, che è, a sua volta, conseguenza di una reazione chimica che lega a sé atomi ed elementi. Esistono, però, situazioni in cui la forma non si manifesta direttamente, ma è possibile intravederne solamente i sintomi. Nell’invisibile si nasconde il motore di accensione, la trasformazione: ciò che vediamo e che ci appare fisico e concreto, in realtà, non è altro che il frutto, la conseguenza della parte invisibile dell’universo.
L’installazione site-specific materiaprima è costruita attorno a un elemento principale: la polvere. La polvere è la componente che occupa il vuoto, è vita, è il pulviscolo atmosferico che dà origine alla trasformazione. Scrive Edorardo De Cobelli nel testo critico che accompagna la mostra: “La polvere è frutto del disgregarsi di qualsiasi elemento che, secondo la storica affermazione di Lavoisier, torna in seguito a plasmare e ricomporre nuova materia. Se si dovesse trovare un sinonimo, questo sarebbe infatti Materia: una materia prima, invisibile, che percorre autostrade a noi invisibili e sconosciute e genera infine nuova vita”. Le interazioni al suo interno avvengono per casualità, compatibilità di atomi e molecole; la polvere è un microcosmo invisibile, esistente ma sconsiderato, in cui si nasconde un ciclo di vita, morte-trasformazione e vita, dove passato, presente e futuro coesistono.
Il punto, (”il granello”), è la parte costitutiva più elementare della polvere, la prima parte del tutto. Quell’invisibile parte del cosmo, se aggregata, mostra la sua materialità. Il risultato sarà il rapporto tra visibile e invisibile, tra l’essere in potenza e l’essere in atto, che convivono nella polvere. Mestriner e Moslemi elogiano il processo di formazione che trae origine dalla polvere assimilandolo a quello che, a partire dal punto, compone linee e superfici che a loro volta creano i cinque solidi platonici. Con la polvere realizzano tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro e icosaedro: questi sono la struttura elementare del mondo e rappresentano anche la sua origine e gli elementi che lo compongono: fuoco, terra, aria, etere e acqua. “Se la forza costruens degli artisti ha organizzato la polvere in mostra a formare delle geometrie regolari” scrive De Cobelli “la pars destruens dell’entropia spezzerà i legami che le unisce fino a rendere le opere indistinguibili. La polvere che compone le sculture tornerà, infine, a essere nulla oltre che polvere”.
Alcune delle opere in mostra:
Alice Mestriner (Treviso, 1994) e Ahad Moslemi (Teheran, 1983)
Ahad e Alice hanno dato vita ai loro dialoghi nel 2016, a seguito del loro primo incontro in Canada. Attualmente sono iscritti al MA in Arti Visive allo IUAV di Venezia e frequentano il corso “Tangible Things” presso la Harvard University.
Ahad, Teheran (1983) frequenta la scuola di Belle Arti di Teheran. Si laurea all’Università UQTR, Québec, Canada.
Alice, Treviso (1994) si laurea all’Università IUAV di Venezia in Arti Multimediali. Frequenta la Hacettepe University e termina i suoi studi con uno stage nel Québec.
Attualmente, vivono tra l’Italia e l’Iran collaborando con entità artistiche, nazionali e non.
spazioSERRA nasce dal progetto Artepassante, un programma di riqualificazione degli spazi metropolitani che fa capo a Le Belle Arti APS in collaborazione con RFI e con il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia. SERRA è uno spazio espositivo non-profit che nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio milanese attraverso il lavoro dei giovani artisti, in un luogo, quello suburbano, non dedicato all’arte, dove l’arte diventa un incidente. Per la realizzazione della mostra hanno collaborato: gestione e implementazione del sito web Gianfrancesco Aurecchia; ufficio stampa e pubbliche relazioni Silvia Biondo, amministrazione e coordinamento Virginia Dal Magro, social media Livia De Magistris, progettazione allestimenti e supporto tecnico Angelo Di Matteo, coordinamento comunicazione Massimiliano Fantò, gestione e manutenzione dei servizi digitali Nicolas North, fotografia Cristiano Rizzo, grafica Valentina Toccaceli.
Edoardo De Cobelli (Bergamo, 1992) è curatore e critico d’arte. Ha pubblicato per Arte e Critica, Interni Magazine, Exibart e Art Press oltre a testi critici per cataloghi e pubblicazioni scientifiche. Dal 2020 cura il programma artistico di Spazio Volta, spazio espositivo no-profit che ha sede in una cisterna trecentesca a Bergamo.