L'humus della creatività e dell’innovazione sotto la città

Il Progetto “DisseMIna” ha risposto al Bando della Fondazione Cariplo “Luoghi di innovazione culturale – 2019”.

La Fondazione Cariplo ha deliberato di concedere a “DisseMIna” un importante contributo a sostegno delle attività che porteranno alla realizzazione del progetto stesso.

 

Sotto Milano, dove ogni giorno centinaia di migliaia di persone (339328 persone al giorno secondo stime di RFI anno 2015)  prendono i treni del Passante Ferroviario, negli spazi che erano destinati ad attività commerciali e poi negli anni sono stati abbandonati, una rete di associazioni ha riempito quegli spazi vuoti e degradati con attività culturali e sociali che stanno reendendo più vive e sicure le stazioni.

 

Oggi la rete è costituita da 30 associazioni che sono soggetti autonomi e riconosciuti come portatori di valore sul territorio. Dopo un percorso di crescita e costruzione di un’identità comune, le associazioni della rete Artepassante sono pronte a germogliare nella città, creando 7 Hub culturali nelle Stazioni attraverso 7 progettualità pilota biannuali che sperimenteranno pratiche di relazione col territorio da replicare negli anni successivi. Uno dei punti di forza di DisseMIna sarà l’elaborazione e la produzione di un sistema integrato di comunicazione, sia offline che online, che orienti meglio i fruitori, renda più chiara la connessione tra i luoghi abitati dalla rete e valorizzi Artepassante come portatore di valore superiore alla somma delle singole associazioni, in una visione di cultura in cui ogni cittadino è chiamato a essere protagonista.

Obiettivi del progetto

Trasformare in Hub Culturali le Stazioni del Passante Ferroviario, oggi percepite come luoghi di passaggio privi d’identità e potenzialmente pericolosi.

Ingaggiare i territori dove insistono le Stazioni attraverso 7 progetti pilota, ognuno con una sua specifica proposta culturale innovativa, perché non presente sul territorio.

DisseMInare Milano con le attività degli Hub, grazie a una comunicazione interna ed esterna sia verticale che orizzontale derivata da una forte brand identity che consentirà di orientare pubblici attuali e nuovi verso le attività della rete. In particolare:

orientare il pubblico già esistente in maniera più efficace nei singoli luoghi per favorirne la fidelizzazione

stimolare il pubblico già esistente a esplorare cosa succede nei altri luoghi della rete distanti solo poche fermate del Passante

intercettare nuovo pubblico tra i passeggeri delle stazioni dove la rete è presente e nuovo pubblico tra chi vive i singoli territori e non è mai sceso “sotto terra”

Un obiettivo secondario sarà contribuire a promuovere il binomio cultura e mobilità sostenibile in una città green come Milano.

L'espressione del bisogno

Oggi, nelle 7 stazioni del Passante Ferroviario in città, la rete Artepassante gestisce 17 spazi (Planimetrie e foto degli spazi – All. 1) per un totale di 3640 metri quadri, grazie a un accordo stabile che Le Belle Arti APS (capofila e promotrice del Progetto Artepassante) ha stretto con RFI – Rete Ferroviaria Italiana per la riqualificazione di questi spazi nelle stazioni del Passante Ferroviario di Repubblica, Porta Vittoria, Dateo, Porta Venezia, Porta Garibaldi, Lancetti, Villapizzone.

In questi luoghi, più di 30 realtà, artistiche, culturali, artigianali e sociali realizzano eventi, esposizioni, corsi e quotidianamente creano le proprie opere. 

Artepassante ha fatto diventare questi luoghi la loro “casa”. Una casa comune annualmente frequentata da più 30.000 persone, che produce più di 130 eventi e ospita decine di corsi. Artepassante vive ogni giorno in tanti luoghi in cui la cultura è un processo partecipato e condiviso da persone che hanno competenze diverse, ma la stessa voglia di contribuire a far crescere la città con la propria arte. Queste realtà culturali e artistiche condividevano un bisogno comune: il bisogno di spazi. Oggi quel bisogno è in buona parte soddisfatto ed è nata l’esigenza di realizzare un sistema integrato di comunicazione che permetta di raggiungere nuovi pubblici e orientare l’utenza già fidelizzata a conoscere e frequentare l’intera offerta della rete che scorre e vive sotto la città.

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