La Dual Band – eventi marzo 2024

Il Cielo Sotto Milano - Stazione Porta Vittoria del Passante Ferroviario di Milano

Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo

di e con Giulia Pont; regia e consulenza drammaturgica di Carla Carucci
venerdì 8 marzo, ore 20:30

Se i divorzi sono in aumento, credere nella coppia non è un progetto fallimentare? Come si fa a pensare di aver trovato l’anima gemella sotto casa, se siamo 7 miliardi? Avranno ragione i poliamorosi? Quanto è responsabile Mina delle nostre relazioni sentimentali disastrose? Il racconto di come la fine di un amore può diventare un nuovo inizio. Un percorso tortuoso, esaltante, e a volte drammaticamente comico per scoprire se stesse ed esplorare l’universo – spesso ancora tabù – del piacere femminile!

Spettacolo vietato ai minori di 16 anni

https://www.ladualband.com/inscena

Riccardo III

Cast: Benedetta Borciani, Beniamino Borciani, Nicholas Redding, Valentina Scuderi, Anna Zapparoli. Adattamento e regia di Anna Zapparoli. Musiche di Mario Borciani
Venerdì 15 e sababato 16 marzo, ore 20.30; domenica 17 marzo, ore 16.30

Richard III è forse il primo dramma del teatro moderno che abbia a protagonista non l’eroe tragico come tale, ma l’autore stesso della trama che verrà rappresentata: Riccardo allestisce lo spettacolo e si assicura la complicità del pubblico tenendolo puntualmente informato di quanto va tramando, e di come lo farà. Questo dramma è dunque un gradino importantissimo nel processo di rifondazione della drammaturgia moderna operato da Shakespeare, che culminerà in Hamlet con il capovolgimento della funzione essenziale del teatro: da rappresentazione di un conflitto a indagine interna al personaggio e alla situazione esistenziale. Ma il personaggio di Riccardo, sebbene sia concepito come raffigurazione su scala colossale del villain, ossia del personaggio simbolico del Vizio, risulta una figura fascinosa e ricca di umorismo che va ben oltre la misura del grottesco. Riccardo è, così, insieme eroe e antieroe, manipolatore del destino proprio e altrui: uno dei tanti Registi shakespeariani che “giocano a fare Dio”, come Oberon e Prospero e Amleto stesso; regista dell’evento teatrale, e sua sintesi e personificazione.

Caratteristica quasi unica nell’opus shakespeariano la presenza pervasiva e inquietante e di maestose figure femminili. Mai come in questa vicenda le donne sono importanti; sono le madri, le mogli, le nonne, che subiscono la violenza del potere, e vedono spegnersi le vite che hanno generato: esse stesse violente e al tempo stesso impotenti, trovano l’unico sfogo nelle maledizioni. Queste vecchie regine acquistano la dimensione drammatica di Erinni: le loro invettive sono una liturgia, un rituale esorcistico che ricorda il coro della tragedia greca, e danno alla history una nuova dimensione che la fa affondare in una tradizione teatrale ben più antica; ma al tempo stesso, Shakespeare fa emergere nel protagonista l’eroe/antieroe tragicomico che dominerà tutto il teatro moderno e contemporaneo.  

https://www.ladualband.com/historyplays

 

La Passione di Porta Vittoria

Progetto di Beniamino Borciani. Regia di Anna Zapparoli. Direzione musicale di Mario Borciani

  • Cantanti: Micol Pisanu, Giulia Taccagni, Lorenzo Bonomi, Beniamino Borciani
  • Attori: Benedetta Borciani, Lucrezia Piazzolla, Anna Zapparoli;
  • Tastiera: Mario Borciani
  • Violinista: Cesare Zanfini Ferraresi

Domenica 24 marzo, ore 16.30

Io non ho una chiesa dove meditare la Passione. E allora sono andata a vederla, sentirla e camminarci dentro, al Cielo sotto Milano. Mai avevo vissuto tanto a fondo la potenza di Bach e quella di una storia tanti familiare e tremenda, che mette in scena il Popolo (crucifige, crucifige!), il Potere (mi lavo le mani del sangue di questo giusto) e il divino (il morire calpestato e deriso, senza risentimento, mentre il cielo sorride nel canto del gallo - complimenti al violino). Seguendo la via crucis di chi passa, dietro un pianino sul carretto, nel canto dei discepoli migranti e infingardi, attraverso il passante e le sue voci stridenti di treni e ritardi e scioperi. Fino alla liberazione finale... che uno non s'inginocchia solo per pudore, o reuma impediente. La Dual Band miracolosamente moltiplicata per pane e vino e per suoni e per voci. Non perdetevi quest'ora di arte vera, sconvolgente e quotidiana.

Roberta De Monticelli

Siamo nei riti della Settimana Santa. La Dual Band li ha anticipati con una Passione metropolitana nelle strade sotterranee del Passante di Porta Vittoria, attorno al loro Teatro. In formazione allargata cantano, suonano, recitano la Passione secondo Matteo di Bach, in tedesco. Vestiti come i passeggeri che incontrano, con zainetto e giacche a cappuccio, si scambiano le parti tra personaggi, Coro che partecipa all'azione, corali dei fedeli. L'hanno prosciugata tenendo le parti essenziali per il racconto e la coerenza musicale, concentrando l'orchestra in 2 strumenti; evidenziando la drammatica teatralità del testo, vissuta nei gesti, spostamenti, tumulto o interiorità estrema di cori e arie. Il pubblico cammina con loro, ha la possibilità di entrare dentro al rito, all'emozione sacrale, mentre rumore di arrivi, avvisi ai viaggiatori segnano l'ambiente, il quotidiano che preme. Alla morte di Gesù, compianto dal Coro, l'interprete corre via dalle scale d'uscita, con lo zainetto rosso (indossato a simbolo del mantello di Re) come un ragazzo d'oggi, uno straniero, un migrante. Ho documentato per frammenti, lunghi, ma a tre quarti il mio iPhone si è scaricato. Me ne scuso con gli artisti, e con chi mi segue. Ho potuto solo chiudere con una foto rubata. Ma l'anno prossimo la rifaranno.

Franca Cella

https://www.ladualband.com/passione

 

Biglietti:

  • Intero: 16€
  • Ridotto U26: 12€

 

Contatti: organizzazione@ladualband.com